Come anticipato a maggio 2021 e lo scorso aprile, Canelli Docg è stata ufficialmente riconosciuta. Dopo la registrazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 166 del 30 giugno 2023 nasce dunque la Denominazione di origine controllata e garantita Canelli. Sempre sul fronte del Moscato piemontese, la notizia della nuova Docg ha anticipato di qualche giorno la bocciatura della richiesta di una Doc Langhe per il Moscato secco. Con Canelli Docg, il Piemonte raggiunge così 60 denominazioni vitivinicole, alle quali si aggiungono le 23 del comparto cibo.
Con la registrazione della nuova Docg Canelli, l’Italia raggiunge quota 527 Ig del Vino – 409 Dop, 118 Igp – alle quali si aggiungono 322 prodotti agroalimentari, per un totale di 849 denominazioni Dop Igp Stg. Considerando le 35 Ig delle Bevande Spiritose si raggiunge un totale di 884 Indicazioni Geografiche, primo Paese in Europa.
«Si chiude un percorso durato 24 anni – commenta Flavio Scagliola, vicepresidente del Consorzio dell’Asti Dop e sostenitore dell’iter attraverso l’Associazione dei produttori di Moscato di Canelli – che ha visto i produttori compatti verso questo obiettivo. Con questo riconoscimento esaltiamo ancora di più il valore qualitativo di questo vino che negli anni è sempre più apprezzato soprattutto nei mercati orientali, dove trova ottimo abbinamento con la tradizione culinaria. Permetterà quindi di fare da apripista al vino piemontese in generale».
CANELLI DOCG UFFICIALE, ANCHE RISERVA
Il Canelli DOCG viene prodotto con uve Moscato bianco di 17 comuni situati intorno a Canelli, punto di passaggio tra Langhe e Monferrato. La media rivendicata negli ultimi anni è di circa 100 ettari, per una produzione di quasi un milione di bottiglie. L’area offre tuttavia un potenziale molto più alto. In particolare, l’elaborazione di un vino aromatico, dolce, con una leggera sovrapressione e una bassa gradazione saranno i tratti distintivi del Canelli Docg nella tipologia Riserva, che sarà immessa sul mercato non prima di 30 mesi.
La coltivazione della vite e del Moscato, in particolare, è dominante nell’area di Canelli fin dal 1300. I comuni interessati dalla Denominazione di origine controllata e garantita Canelli sono Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Coazzolo, Bubbio, Castagnole Lanze, Costigliole d’Asti, Loazzolo, Moasca. E ancora: San Marzano Oliveto in provincia di Asti, Castiglione Tinella, Santo Stefano Belbo, Cossano Belbo, Neive, Neviglie e Mango in provincia di Cuneo.
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